Neonata morta a Scala, la Procura sequestra la salma

Sotto sequestro il corpo della piccola di sei mesi morta ieri a Scala. Decisione di Simone Teti, pm di turno  per il tragico martedì che ha coinvolto parte del territorio della costa amalfitana. Un atto dovuto. Tutto lascia pensare a un aneurisma: toccherà al medico legale, al quale verrà conferito l’incarico stamattina, appurare le cause del decesso con un’autopsia. La tragedia s’è verificata alle 9 di ieri mattina a San Pietro. In casa con la piccola c’era la madre, classe ‘88, che lavora come farmacista a Ravello. Aveva appena dato da mangiare alla sua adorata bimba. La piccola Anita doveva riposare.. La lattante, assopitasi, è stata adagiata, come sempre, sul letto matrimoniale dei genitori, con il pancino rivolto verso l’alto. Dopo pochi minuti, la farmacista è tornata nella stanza e Anita non era più nella posizione in cui lei l’aveva lasciata. Il volto, adesso, era rivolto verso il lettone. La 36enne l’ha rigirata, e s’è resa conto che dalle minuscole narici della bimba fuoriusciva del sangue. A quel punto l’ha presa in braccio, ma la lattante non rispondeva ad alcuna sollecitazione. Poi la tragedia.